Da un punto di vista faunistico l'area ospita numerose specie di mammiferi tipiche alpine: tra gli ungulati vi sono lo stambecco -reintrodotto nel 1989-, il camoscio, il cervo e il capriolo. La marmotta è abbondante, mentre la lepre variabile appare in regresso.
Tra gli uccelli sono presenti il gallo forcello e il francolino di monte. L'aquila reale è una presenza costante, anche se sembra utilizzare il territorio del SIC come area di caccia ma non di nidificazione. Occasionalmente fa la sua comparsa il gipeto, una specie in espansione in Valtellina che frequenta i dirupi rocciosi e ampie aree aperte nelle quali cerca le carcasse e gli scheletri di Ungulati di cui può consumare le ossa.
Durante le vostre gite potrebbe capitarvi di incontrare qualche esemplare di capra orobica, una razza dal pelo lungo e con corna molto lunghe e ritorte che le conferiscono un aspetto particolare e ne testimoniano la distanza genetica da altre popolazioni limitrofe.
In origine chiamata “capra della Valgerola”, è stata ribattezzata "Capra Orobica" agli inizi degli anni '90, quando è stato istituito il Libro Genealogico di questa antica razza allevata da qualche secolo nella zona di origine, coincidente con l'area storica del formaggio Bitto. È diffusa in provincia di Sondrio nelle Valli del Bitto e in Val Lesina, in provincia di Lecco in Valvarrone e Valsassina, e anche nella provincia di Bergamo in alta Val Brembana. La popolazione è stabile e si contano circa 4000-4500 capi
Ecco alcuni degli animali che potreste vedere nel SIC.