- Superficie (ha):
- 1500,3
- Quota minima (m s.l.m.):
- 750
- Quota massima (m s.l.m.):
- 2843
Il SIC Val Bondone – Val Caronella presenta una superficie di circa 1500 ettari ed è parzialmente inserito all'interno dell'Azienda Faunistico-Venatoria Val Bondone e Val Malgina.
Il sito è delimitato in parte ad est dal torrente Caronella ed è percorso da diversi altri corsi d'acqua, tutti con direzione prevalente Sud-Nord.
La Val Bondone è attraversata dall'omonimo torrente che, in alcuni tratti, raggiunge la pendenza maggiore tra i fiumi della catena orobica. Il corso d'acqua viene captato, per produrre energia idroelettrica, alla quota di 1500 m. La valle presenta una struttura di valle sospesa, con una ripida forra iniziale che intorno ai 1000 m si apre sempre più. Il fondovalle è occupato da prati e boschi di conifere, per divenire più aspro e selvaggio nella parte più alta. Alle quote più elevate si trovano una dozzina di laghetti di origine glaciale, il più grande dei quali è il lago Cantarena (2260 m).
Anche la Val Caronella, percorsa dall'omonimo torrente, si distende in un ampio fondovalle solo intorno ai 1000 m, con la parte inferiore ridotta ad una angusta e scoscesa spaccatura. Il SIC ne occupa solamente il versante orientale, che inizia dopo il paese di Carona.
L'area del Sito include al suo interno il paese di Bondone, posto a 1200 m di quota, abitato oggi solamente durante la stagione estiva; qui sorge l'antica Chiesa dell'Assunta, che con il campanile, l'antica casa del parroco e l'ossario, forma un piccolo nucleo molto caratteristico. Subito dopo Bondone la valle appare chiusa, con i fianchi della montagna incassati che incombono sullo stretto fondovalle. Salendo di quota però lo scenario cambia e la vista dell'escursionista si apre su ampi scenari, in cui evidente è l'azione di modellamento delle rocce operata dai ghiacciai.
Il centro abitato di Carona (1162 m) si trova all'esterno del SIC, immediatamente a nord del confine. Un tempo era un centro fiorente, mentre ora è frequentato solo d'estate. A testimoniare l'importanza del centro in tempi passati, rimane oggi la Chiesa di S. Omobono del 1400, bell'esempio di architettura religiosa alpina.
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