Valli sorelle, che per secoli hanno condiviso il torrente Tartano, la Val Fabiolo è considerata la minore, meno estesa della Val Tartano, culmina a 1070 metri di altitudine. La Val Tartano si raggiunge attraverso una strada che s’imbocca poco dopo Morbegno fino a Campo e a Tartano, posti rispettivamente a 1050 e 1200 metri di quota. Da qui si diramano le due valli principali: la Val Lunga, verso sud-est, e la Val Corta, verso sud-ovest. Entrambe si caratterizzano per la ricchezza faunistica con la presenza di ungulati, del picchio nero e dell’aquila reale. Una delle escursioni preferite nel Parco ha quale meta i Laghi di Porcile. A causa del suo isolamento ha conservato molte attività e strutture che rimandano al passato come le caratteristiche dimore a legni incastrati (block-bau). Il nome della Val Fabiolo deriva dal termine dialettale fabgiol, piccolo faggio, per la presenza di boschi di faggio. È l’unica tra le valli del Parco a non avere una strada e per raggiungere l’antico nucleo di Sostila bisogna camminare per circa un’ora partendo dalla mulattiera nei pressi della chiesa di Sirta, frazione di Forcola. Come d’incanto, ci si ritrova in un ambiente d’altri tempi, tra capolavori di architettura rurale.