Il patrimonio materiale e immateriale della Grande Guerra rappresenta un fondamentale riferimento culturale per la memoria storico-identitaria, nonostante la frammentazione del sistema originario di fortificazioni dovuta a processi naturali e antropici.
In contesti montani come la Val Belviso, tali vestigia, anche allo stato di frammento, risultano minacciate dal degrado e dall’abbandono, sollevando preoccupazioni per la perdita delle loro potenzialità mnemoniche.
L’elaborazione di un progetto di recupero richiede preliminarmente una solida base conoscitiva, ottenuta tramite l’integrazione tra fonti documentali e rilievi tecnologici avanzati (3D laser scanning e fotogrammetria).
Tale approccio consente interventi conservativi mirati e consapevoli, valorizzando le tracce della guerra come elementi attivi nella promozione territoriale.
Il progetto prevede infatti la creazione di un itinerario della memoria, un percorso escursionistico che funge da museo a cielo aperto, distribuito sui versanti della Val Belviso, dove sono conservate, recuperate e valorizzate le testimonianze della Grande Guerra.