Gli habitat di parete o di ghiaione sono ricchi di specie pioniere che competono strenuamente per i pochi impollinatori disponibili, nella breve estate alpina, dispiegando fiori appariscenti e coloratissimi di grandi dimensioni. Per conservare il calore ed esporre la minima superficie ai venti di quota, spesso queste piante assumono la forma di un cuscinetto, detto pulvino, su cui spiccano i fiori, come nel caso dell'androsace dei ghiacciai (Androsace alpina), di Silene acaulis e dell' Eritrichium nanum.
Le genziane punteggiano di blu i prati; vi sono due specie di genziane molto simili tra loro ma con distinte preferenze riguardo alla natura del terreno: una predilige le rocce calcaree, l'altra i terreni silicei. Nel sito si trova la gentiana di Koch (Gentiana kochiana), propria delle rocce silicee.
L'esistenza anche di affioramenti di rocce calcaree determina la presenza di alcune specie che prediligono questo tipo di substrato. Nei greti dei fiumi e sui terreni alluvionali si possono trovare i bei papaveri alpini (Papaver rhaeticum), la colombina gialla (Corydalis lutea) e l' arabetta celeste (Arabis coerulea).
Altre piante che si possono incontrare nei pressi di Malga Pila sono la clematide a foglie intere (Clematis alpina), anch'essa amante del calcare, e la digitale gialla grande (Digitalis grandiflora), che come tutte le digitali contiene alcune sostanze che riducono la frequenza del battito cardiaco. Si tratta di piante utili, un tempo usate in medicina, ma pericolose: una dose eccessiva può portare alla morte, e non è facile dosare la sostanza attiva presente nella pianta.
All'interno del SIC non sono segnalate specie vegetali in allegato II della Direttiva Habitat.