Il SIC ospita alcune specie che hanno una distribuzione geografica molto limitata – e che per questo sono indicate come specie endemiche – per le quali questo sito rappresenta proprio il baricentro della distribuzione geografica.
La Sanguisorba dodecandra è una specie endemica che nell'era Terziaria, qualche milione di anni fa, aveva probabilmente una maggiore diffusione geografica, ma che a causa delle fluttuazioni climatiche legate ai periodi glaciali del Quaternario è scomparsa da vaste aree sopravvivendo, con una distribuzione frammentata, sulle Alpi Orobie. Per questo motivo può essere considerata come un relitto, cioè qualche cosa di “dimenticato” in questa zona, dall'era Terziaria. La Sanguisorba dodecandra sopravvive in luoghi con elevata umidità atmosferica, dove spesso forma estesi aggruppamenti.
Un'altra specie endemica del SIC è la Viola comollia, una viola di delicata bellezza dedicata al botanico Giuseppe Comolli.
All'interno del SIC non sono segnalate specie vegetali in allegato II della Direttiva Habitat.

Cavolaccio lanoso (Foto di R. Ferranti)

Androsace dei ghiacciai (Foto di R. Ferranti)

Anemone a fiori di narciso (Foto di R. Ferranti)

Arnica (Foto di R. Ferranti)

Colombina gialla (Foto di R. Ferranti)

Pennacchi di Scheuchzer (Foto di R. Ferranti)

Fior di stecco (Foto di R. Ferranti)

Epilobio di Fleischer (Foto di R. Ferranti)

Eritrichio nano (Foto di R. Ferranti)

Viola di Comolli (Foto di L. Pagliarini)

Genziana di Koch (Foto di C. Tognoni)

Stella alpina (Foto di R. Ferranti)

Felce penna di struzzo (Foto di F. Gironi)

Potentilla rosea (Foto di F. Gironi)

Raponzolo rupestre (Foto di R. Ferranti)

Primula vischiosa (Foto di R. Ferranti)

Rododendro ferrugineo (Foto di C. Tognoni)

Salvastrella orobica (Foto di M. Amonini)

Sassifraga brioide (Foto di R. Ferranti)

Sassifraga solcata (Foto di R. Ferranti)