Il SIC ospita alcune specie che hanno una distribuzione geografica molto limitata – e che per questo sono indicate come specie endemiche – per le quali questo sito rappresenta proprio il baricentro della distribuzione geografica.
La Sanguisorba dodecandra è una specie endemica che nell'era Terziaria, qualche milione di anni fa, aveva probabilmente una maggiore diffusione geografica, ma che a causa delle fluttuazioni climatiche legate ai periodi glaciali del Quaternario è scomparsa da vaste aree sopravvivendo, con una distribuzione frammentata, sulle Alpi Orobie. Per questo motivo può essere considerata come un relitto, cioè qualche cosa di “dimenticato” in questa zona, dall'era Terziaria. La Sanguisorba dodecandra sopravvive in luoghi con elevata umidità atmosferica, dove spesso forma estesi aggruppamenti.
Un'altra specie endemica del SIC è la Viola comollia, una viola di delicata bellezza dedicata al botanico Giuseppe Comolli.
All'interno del SIC non sono segnalate specie vegetali in allegato II della Direttiva Habitat.