Talora è possibile vedere alcune bellissime farfalle diurne come Parnassius mnemosyne e Parnassius apollo, e tra i rettili, il Ramarro (Lacerta bilineata).
Il SIC si può considerare zona di caccia per l'aquila reale e di nidificazione per i Rapaci forestali (sparviere, astore, falco pecchiaiolo) e per i Galliformi alpini, presenti con tutte e cinque le specie che si possono incontrare nel Parco delle Orobie Valtellinesi, anche se il gallo cedrone soffre della tendenza della foresta a chiudersi.
Fra gli altri uccelli, la civetta nana, la civetta capogrosso e il picchio nero condividono la predilezione per gli ambienti di foresta e sono quindi ben presenti nel SIC, dove possono trovare alberi di medie e grosse dimensioni adatte alla nidificazione. Il picchio nero è il più grosso fra i picchi italiani e predilige per i propri nidi l'abete bianco e, in misura minore, il larice e l'abete rosso.
Si tratta di una specie molto importante dal punto di vista ecologico perché con la sua presenza segnala lo stato di salute dei boschi e favorisce l'insediamento di altre specie di uccelli, come civetta nana, rampichino alpestre e cincia bigia alpestre. Per favorire la presenza non solo del picchio nero ma anche del picchio verde e del picchio rosso maggiore non si devono rimuovere gli alberi vecchi e quelli morti ancora in piedi.
Tra gli ungulati si possono incontrare il capriolo, il camoscio e il cervo; ma è il camoscio la specie meglio rappresentata nel SIC, dove frequenta i ripidi versanti boscosi e, alle quote maggiori, le zone aperte; si stima che ce ne sia circa un centinaio di individui.