Il SIC IT2040028 “Valle del Bitto di Albaredo” è uno dei 12 Siti di Importanza Comunitaria (SIC, Direttiva “Habitat” 92/43/CEE) ubicati nel Parco regionale delle Orobie Valtellinesi, che, assieme ad una Zona di Protezione Speciale (ZPS, Direttiva “Uccelli” 79/409/CEE), vanno a costituire la rete Natura 2000 dell'area protetta.
Il SIC è gestito dal Parco delle Orobie Valtellinesi e, con i suoi quasi 3400 ettari di superficie, è il secondo per estensione tra quelli gestiti dal Parco.
Il SIC “Valle del Bitto di Albaredo” è caratterizzato da un'elevata naturalità ed eterogeneità di ambienti con una considerevole ricchezza floristica e faunistica. Queste caratteristiche derivano dalla secolare interazione tra l'asprezza delle vallate alpine orobiche e la necessità dell'uomo di trovare spazi da adibire a colture e pascoli; un tipico esempio sono i prati da fieno (H 6520), molto inclinati in prossimità dell'abitato di Albaredo, ancora tenacemente sfalciati a mano, poiché solo di rado lavorabili con i mezzi meccanici. Accanto ai boschi più naturali, quali le laricete (H 9420) e le peccete (H 9410), non mancano formazioni secondarie, quali i castagneti da frutto (H 9260), antiche selve castanili utilizzate per la produzione delle castagne. Ne deriva un paesaggio vario ed articolato, che l'Unione Europea vuole contribuire a conservare e far sviluppare sul piano socio-economico.
Molto importante, nell'ottica della Direttiva Habitat, è favorire le attività antropiche tradizionali, che hanno creato e mantenuto questa eterogeneità ambientale. Allo stesso tempo si reputa possibile anche lo sviluppo di un turismo sostenibile, in cui vengano tenute in dovuta considerazione le esigenze di conservazione del sito. È infatti doveroso, vista anche l'importanza in termini naturalistici di quest'area, attenersi ai regolamenti vigenti e rispettare i divieti, mantenendo un comportamento responsabile, per poter vivere un'esperienza ecoturistica completa e soddisfacente.
Per garantire l'armonica convivenza tra uomo e natura in quest'area è quindi necessario uno strumento di pianificazione territoriale ad hoc.
Per questo SIC è stato redatto nel 2009 un Piano di Gestione Pilota, con la doppia finalità di creare un documento gestionale e un modello per la realizzazione degli altri piani di gestione dei SIC del parco.
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