Natura

La Val Belviso è l’ultima valle del parco e presenta la caratteristica ancora più accentuata di valle sospesa, con la parte bassa costituita da una stretta e scoscesa forra e un ampio altopiano salendo in quota, con il suo territorio caratterizzato dalla classica morfologia di una valle modellata dai ghiacci.

I segni del glacialismo sono ancora ben presenti sulle rocce montonate che caratterizzano molti tratti della testata e nel grande terrazzo su cui si trovano i pascoli di Malga Pila.

La verdeggiante vegetazione è molto fitta: ci sono abeti rossi, larici, betulle e, più in alto, praterie alpine, dove troviamo la gialla Arnica montana, la delicata Gentiana punctata e il particolare Trifolium alpinum, tutte specie caratteristiche del luogo.

Inoltre, la valle racchiude diversi e unici ambienti, i quali consentono a moltissime specie animali di trovare le condizioni perfette per vivere. Dal punto di vista faunistico, la zona è particolarmente ricca di ungulati: molti gli esemplari di camoscio (Rupicapra rupicapra), che in estate è facile osservare al pascolo; non mancano i cervi (Cervus elaphus.

Circondati dai boschi di larici, che in autunno si tingono d’oro, scorgiamo due splendidi laghi: quello Nero e quello Verde. La Val Belviso è caratterizzata anche dall’imponente diga di Frera, che forma il suggestivo lago artificiale di Belviso. La diga fu costruita negli anni '50 e ha una capacità complessiva di oltre 50 milioni di metri cubi d'acqua. Gli immissari provengono dalle vallate laterali e dalla testata della valle.

La valle è sempre stata frequentata dall’uomo, e ciò è confermato da alcune singolari coppelle preistoriche ritrovate presso il Lago Nero.